Quando parliamo di Bed&Breakfast, case vacanze o affittacamere, siamo difronte a comuni appartamenti adibiti/adeguati a strutture ricettive extra-alberghiere.
La mia esperienza mi ha fatto assistere a strutture ricettive non adeguate alla funzionalità in oggetto ma aimè a comuni appartamenti vantati come B&B /CV, magari chiamandoli anche con appellativi come “la casa della nonna” o “l’antica casetta” etc, dove nulla pare cambiato da quando quella casa era proprio abitata dalla nonnina… il letto, le coperte, il mobilio, non parliamo del bagno… è vero che il vintage va di moda ma non bisogna esagerare e scambiare l'”autentico” per il “vecchio”!
Questo breve conciso serve a spiegare la mia vision, ovvero credo che anche le strutture extra-alberghiero debbano presentarsi in modo dignitoso agli ospiti che non dimentichiamocelo non sono un bancomat da cui prelevare banconote ma persone da soddisfare offrendo loro un valido servizio ricettivo!
A volte capita di incontrare imprenditori che entusiasti di aprire B&B, investono in ristrutturazione un capitale che in alcuni casi è spropositato e non farà rientrare dell’investimento. Con questo articolo voglio solo motivare i futuri operatori dell’ospitalità extra-alberghiera di svolgere un’attenta analisi di fattibilità prima di iniziare onerosi lavori di ristrutturazione.
Per far fronte anticipatamente ad una valutazione delle tante voci da considerare e delle numerose incognite che si presentano durante la varie fasi dei lavori di ristrutturazione, nei punti seguenti ho elaborato un a seri di fattori da tener presente per poter fare autonomamente un previsionale di spesa per aprire un B&B, casa vacanze o affittacamere.
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